Mentre è sempre obbligatoria la mascherina ed è vietato fare assembramenti, al chiuso e all'aperto, nella città del bergamotto, che sorge nel luogo dove, secondo l'oracolo di Delfi, i Calcidesi avevano trovato “una vite avvinghiata ad un fico selvatico protesi in un soffocante abbraccio” attualmente, non ci sono limitazioni per spostarsi all'interno del comune.
Il centro abitato si sviluppa sullo Stretto di Messina, avendo un fronte mare di 23 km e penetrando verso l’interno solo per pochi chilometri, mentre il suo vasto territorio comunale, invece, si spinge in montagna fino ai 1708 metri di Monte Basilicò. Quindi, si può andare in montagna attualmente innevata o camminare in collina, percorrendo il “Sentiero Italia” fino a Tre Aie. Se, però, il tempo è limitato, allora, si può rimanere nel centro abitato e fare “quattro passi nel verde” della Villa Comunale, l’antico orto botanico della città e sul lungomare Italo Falcomatà, conosciuto come Via Marina e definito “il più bel chilometro d’Italia”. Si passeggia, avendo la veduta dell’Etna, imbiancata di neve, dei Monti Peloritani, dell’azzurro del mare dello stretto e all’ombra di giganteschi alberi secolari, provenienti prevalentemente dai paesi caldi.
Buona camminata.