La recente vicenda di una persona anziana morta in pronto soccorso e dimenticata, due giorni, in obitorio senza avvertire familiari porta alla ribalta alcuni interrogativi sul valore della vita e del dolore. Per evitare di trovarsi di fronte a certi atroci dilemma come "staccare la spina o non staccare la spina", curare o non curare i vecchi malati di coronavirus o altro, occorre parlare sempre e dovunque, "fino agli estremi confini della terra" del valore della vita.

L'erudizione non porta a risolvere questi dilemmi. Sono temi etici che impegnano e coinvolgono tutti, a prescindere dall'essere legati più alla pratica religiosa o più alla coerenza delle scelte. Può capitare di arrivare a questi ed altri "bivi" di vita. Ciò non va escluso così come le scelte non vanno mai date per scontate mentre deve essere sempre alta la tensione su queste tematiche che vanno alimentate, come ogni importante fiamma. Basta assopirsi e/o distrarsi, per poi dover riaccendere il fuoco. Massima attenzione, dunque. Talvolta si sceglie ciò che è più comodo ma non è detto che sia più giusto. La strada larga non sempre è quella giusta. Sono i percorsi stretti e impervi che portano più in alto e più lontano. La migliore legge educa e orienta, non impone. Si arriva a stupirsi e farsi orientare dal cielo stellato e dalla legge morale individuale attraverso un percorso approfondito conoscitivo.

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