Ad un occhio attento non sfugge, spostandosi in 210 comuni di tutte le province della regione Calabria, la presenza di piante spontanee di Glychirrhiza glabra, meglio conosciuta con il nome di liquirizia, che significa “radice dolce”.
Ricordo, da bambino, di aver visto questa pianta officinale crescere rigogliosa ed abbondante nell’attuale via ligorizzi che si trova all'entrata di Saccuti, frazione di Ferruzzano. La memoria mi porta a quando raccoglievo qualche radice e, successivamente sentivo il suo sapore che non era intenso come quello dei piccoli confetti preparati con estratto di liquirizia pura, ma che era ugualmente gradevole. All'epoca, rammento che la piantagione veniva raccolta e venduta. La Liquirizia di Calabria DOP è ottenuta da coltivazioni e da piante spontanee della varietà localmente detta cordara della specie Glychirrhiza glabra. Le radici vengono fatte essiccare in locali asciutti e ventilati per almeno un mese, poi si riducono in pezzi e si conservano all’interno di sacchi di tela. In commercio la radice si trova in bastoncini da masticare, tagliuzzata per decotti e tisane, in confetti preparati con estratto di liquirizia pura, ridotta in polvere e in succo come dolcificante.