Può succedere di comprare nelle pescherie del pesce che pesce non è. Capita pure nella "trattoria del pesce fresco" di avere pensato erroneamente di aver mangiato pesce dopo aver gustato un menù prelibato come quello composto da un antipasto “insalata” a base di polpi e calamari, gamberi e gamberetti, un primo “spaghettini ai ricci”, un secondo “aragosta alla catalana” e infine una “pepata” di cozze.
Questi cibi con i pesci hanno in comune l'essere alimenti di origine marina. Infatti mentre le cozze, i polpi e i calamari sono molluschi, i gamberi e le aragoste sono crostacei e i ricci sono echinodermi. Quindi si è mangiato frutti di mare che non vengono pescati ma vengono raccolti in quanto legati a substrati marini. In conclusione ci piace distinguere i prodotti ittici in tre tipologie: il pesce, i molluschi, i crostacei. A titolo di esempio, acciughe, anguille, aringhe, cernie, carpe, cefali, dentici, merluzzi, naselli, orate, pesce spada, platesse, salmoni, sardine, scorfani, sgombri, sogliole, spigole, tonno, triglie e trote sono pesci. I cefalopodi (totani, seppie, moscardini, polipi e calamari) e i gasteropodi marini (patelle, lumache di mare, cozze, vongole, fasolari, ostriche, cappesante, telline) sono molluschi. Infine gamberi, aragoste, astici, granchi, cicala di mare e scampi sono crostacei. E allora, buon appetito con prodotti ittici.