Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale. Lei ha affermato che “ciò che conta non è quanto si vive, ma come si vive. “Può fare qualche esempio concreto di come un uomo dovrebbe svolgere un ruolo per vivere?

Un uomo chiamato a fare lo spazzino dovrebbe spazzare le strade così come Michelangelo dipingeva, o Beethoven componeva, o Leontyne Price cantava al Metropolitan Opera, o Shakespeare scriveva poesie. Egli dovrebbe spazzare le strade così bene al punto che tutti gli ospiti del cielo e della terra si fermerebbero per dire che qui ha vissuto un grande spazzino che faceva bene il suo lavoro.

Nell'agosto del 1963, perché, in un discorso che principia con le parole I have a dream , Lei associa la non violenza alla cristianità?

Per il progresso dell'umanità, non si può sfuggire a Gandhi. Egli visse, pensò ed operò ispirato dalla visione dell'umanità che evolve verso un mondo di pace e di armonia. Ignorandolo, lo facciamo a nostro rischio e pericolo. Cristo ha fornito lo spirito e la motivazione mentre Gandhi ha fornito il metodo.

Non è Lei che ha predicato “l'ottimismo creativo dell'amore e della resistenza non violenta, come la più sicura alternativa”  tanto da affermare che “Prima o poi arriva l'ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare; ma bisogna prenderla, perché è giusta.“?

Ogni uomo deve decidere se camminerà nella luce dell'altruismo creativo o nel buio dell'egoismo distruttivo. Questa è la decisione. La più insistente ed urgente domanda della vita è: che cosa fate voi per gli altri? La tenebra non può scacciare la tenebra: solo la luce può farlo. L'odio non può scacciare l'odio: solo l'amore può farlo. L'odio moltiplica l'odio, la violenza moltiplica la violenza, la durezza moltiplica la durezza, in una spirale discendente di distruzione.

Grazie e buona vita

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