Quanto è avvenuto recentemente in Turchia, ci deve fare capire che è difficile la strada per raggiungere un mondo, nel quale il progresso e la scienza diano a tutti il benessere, eliminando ogni sistema che impone di segregare, umiliare, torturare e creare gente disperata.
L’Unione Europea è prevalentemente un mercato economico e finanziario, mentre, il trattato Nato assicura il mantenimento della pace e della sicurezza degli Stati membri, attraverso la costituzione di un meccanismo di difesa collettiva contro l'aggressione, ignorando che la pace si raggiunge, prima di tutto, garantendo i diritti individuali. A prescindere dalle poltrone e i divani, la governance turca continuerà a fare il bello e il cattivo tempo, con la complicità di istituzioni internazionali come l’O.N.U. che non impone alla Turchia, vincolata alla Dichiarazione universale, di rispettare i diritti dell'uomo, come la N.A.T.O. che, per motivi di strategia militare, accetta che lo stato islamico non garantisca le libertà e i diritti fondamentali, come l’Unione Europea che, invece, di privilegiare l’Europa dei cittadini, favorisce quella dei mercati economici e finanziari. Anche tanti stati nazionali come l’Italia hanno un significativo volume d’affari. Infatti, a titolo di esempio, si rileva che l’Interscambio commerciale della Turchia con l’Italia, vede l’import leggermente superiore all‘export e la quota di mercato dell’export italiano in Turchia (4.19%) è poco meno della metà di quello tedesco (9.3%) ed è poco più di quello francese (3.18%). Nonostante l’obiettivo da raggiungere sia ancora molto lontano, prevale in noi l’ottimismo del cuore rispetto a quello della ragione.