La recente entrata del Parco Nazionale dell’Aspromonte nella Rete Mondiale dei Geoparchi dell'UNESCO, mi riporta alla memoria la mia partecipazione, nel 1984, nella sede principale dell''UNESCO a Parigi, a diverse attività formative, tra le quali un seminario sul Nuovo ordine mondiale dell'informazione.

Da allora, mi sono sempre impegnato a divulgare le mie esperienze, comprese quelle sulle risorse geomorfologiche dell’Aspromonte. Mi ritornano in mente, oltre al mio libro del 1997 Aspromonte vetta d’Europa, anche le pubblicazioni “I Monumenti litici del territorio ionico- reggino”, “Un sentiero didattico naturale nella fiumara Bonamico”, “Camminate in Aspromonte”.  Rammento anche l’iniziativa del 2013, realizzata a Pietra Castello, nella Valle delle grandi pietre, in occasione dei 150 anni di fondazione del CAI. Ricordo, pure, di essermi recato, con i Presidenti generali del CAI Umberto Martini e Annibale Salsa e di aver illustrato sul posto, al primo la Rocca del drago e le caldaie del latte, mentre al secondo il Monte Tre Pizzi. A Pietra Cappa e nella valle delle grandi pietre ho condotto la compianta Direttrice generale Paola Peila col vicepresidente generale del CAI, Valeriano Bistoletti. La frana Colella, le cascate Galassia, le Rocche di San Pietro, ed altro, le ho sottoposte all’attenzione della mia comunità “MASCI RC4”. Quante volte ho fatto lezione ai miei alunni su altri geositi! Questo è un effettivo e importante riconoscimento al Parco e a tutti coloro che, a diverso titolo, hanno concorso per raggiungerlo. Ora continuiamo tutti insieme a lavorare per ottenere nuovi prestigiosi obiettivi

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