Lo scoutismo, con il motto "servire", invita a fare azioni di volontariato sociale, come attività formativa e, anche, per integrare alle mancanze e/o alle insufficienti azioni delle amministrazioni pubbliche e private. Tanti soci del Club alpino italiano, da tempo immemorabile, anche con funzione di supplenza, svolgono, a favore dei territori montani, attività come l'individuazione, la segnatura, la sistemazione, la manutenzione e la frequentazione dei sentieri.

Sono un chiaro esempio di volontariato professionale poiché, in questo settore, non si può rischiare, di essere superficiali. Tante associazioni sono nate per fare volontariato sociale e svolgono attività in modo encomiabile tanto da essere additate come un esempio da emulare.  Ci sono anche tanti cittadini che, occasionalmente, volontariamente svolgono attività finalizzate a supplire alle mancanze degli enti locali. Si mettono in gioco e realizzano interventi di manutenzione, pulizia e decoro urbano. Lo fanno, quasi sempre, con competenza e tanto amore per la loro terra. Li apprezzo, ancora di più, quando mettono in campo azioni per non farsi strumentalizzare da chi li vorrebbe utilizzare per screditare chi è deficitario. Le medaglie per queste scelte e azioni, i volontari le hanno appuntate nel cuore. Ci sono pure gruppi organizzati che sarebbero meritevoli di maggiore considerazione se non facessero volontariato in modo strumentale, ad orologeria, con lo scopo primario di mettere in cattiva luce gli altri. Apprezziamo, solamente, il loro risultato pratico. Ben vengano "le medaglie", pur sapendo che sono quelle che sono appuntate nel cuore a dare la massima soddisfazione per essere e rendere felici, sereni ed appagati.  

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