Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale.

 Lei che è stato un grande filosofo, ci chiede di considerare il fatto che la nostra esperienza comune dà origine a idee condivise, piuttosto che il contrario, perché sostiene che la civiltà si sviluppa in cicli ricorrenti?

L'ordine delle idee deve procedere secondo l'ordine delle cose che prima furono le selve, dopo i tuguri, quindi i villaggi, appresso le città, finalmente l’accademie.

Come avviene la successione morale degli uomini?

Gli uomini prima sentono il necessario, di poi badano all'utile, appresso avvertiscono il comodo, più innanzi si dilettano del piacere, quindi si dissolvono nel lusso, e finalmente impazzano in istrappazzar le sostanze.

Anche la politica partecipa alla ricorrente ciclicità?

La natura dei popoli è prima cruda, poi severa, quindi benigna, appresso delicata, finalmente dissoluta. I governi devono essere conformi alla natura degli uomini governati.

Grazie e buona vita

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