Nunzio, all’esordio nella narrativa, dopo aver pubblicato importanti saggi, scrive di donne imprenditrici, consacrate e laiche, fuori dal comune. Queste, realizzando imprese innovatrici nel campo della moderna olivicoltura nel rispetto della tradizione produttiva del territorio, facendo rete, coscienti della versatilità dell'agricoltura a cogliere i cambiamenti, sono state capaci di ottenere importanti risultati, non solo in campo agronomico, ma, soprattutto, in quello legato all'emancipazione femminile.
La storia è ambientata in un monastero di clausura. Si tratta di sito ameno, che suscita pensieri positivi e bellissime visioni del paesaggio. Il romanzo, a lieto fine, per superare le situazioni problematiche, esalta l'importanza delle forme di collaborazione, competenza e saggezza E allora che la lettura sia foriera di serenità come quella che hanno raggiunto le protagoniste nonostante il turbamento per la difficoltà a raggiungerla. Spero che l'autore dia seguito a questo libro narrativo, che consiglio fortemente di leggere soprattutto a chi come me crede nell'emancipazione femminile e nel riscatto agricolo della terra, della mia terra.