Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale.
Lei è conosciuto soprattutto perché ha ricevuto, nel 1913, il premio il Premio Nobel per la letteratura.
Ha scritto che i bambini s'incontrano con grida e danze sulla spiaggia di mondi sconfinati, costruiscono castelli di sabbia e giocano con conchiglie vuote, con foglie secche intessono barchette e sorridendo le fanno galleggiare sulla superficie del mare. I bambini giocano sulla spiaggia dei mondi non sanno nuotare né sanno gettare le reti. Dove nasce la maternità?
Il bambino chiama la mamma e domanda: "Da dove sono venuto? Dove mi hai raccolto?" La mamma ascolta, piange e sorride mentre stringe al petto il suo bambino. "Eri un desiderio dentro al cuore."
Lei che è stato un poeta, drammaturgo, scrittore e filosofo bengalese, avendo pure una straordinaria creatività che lo indirizza anche verso la musica, sostiene che il flauto va in cerca del suonatore che va in cerca del flauto. Cosa vorrebbe fare della sua vita?
Possa io fare della mia vita qualcosa di semplice e diritto, come un flauto di canna che il Signore riempie di musica.
Lei, conosciuto semplicemente come Tagore, ha scritto di non piangere quando tramonta il sole, le lacrime ti impedirebbero di vedere le stelle. Solo le lacrime impediscono di vedere le stelle?
La nuvola nasconde le stelle e canta vittoria ma poi svanisce: le stelle durano.
Grazie e buona vita