Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale. 

Lei è conosciuta soprattutto perché è stata l'unica donna tra i quattro vincitori di più di un Nobel e l'unica ad averlo vinto in due aree distinte. Ha scritto che l’umanità ha bisogno di uomini pratici, che ottengano il massimo dal proprio lavoro e, senza dimenticare il bene comune, tutelino i propri interessi. Di che altro ha bisogno l'umanità?

L’umanità ha anche bisogno di sognatori, per i quali lo sviluppo disinteressato di un’impresa è così accattivante che diventa impossibile per loro dedicare le proprie cure al proprio profitto materiale.

Il suo vero nome è Maria Skłodowska, meglio nota come Marie Curie. Lei è stata una chimica e fisica e ha sostenuto che uno scienziato nel suo laboratorio non è soltanto un tecnico, è anche un fanciullo posto di fronte a fenomeni naturali che lo impressionano come un racconto di fate. Cosa pensa del progresso scientifico?

Mi è stato insegnato che la strada per il progresso non è rapida né facile. Non dobbiamo lasciar credere che ogni progresso scientifico si riduca a macchine e ingranaggi.

Lei che è stata la prima donna ad insegnare alla Sorbona ha detto che niente nella vita va temuto, dev'essere solamente compreso. Ora è tempo di comprendere di più, così possiamo temere di meno. Cosa pensa della vita e delle capacità individuali?

La vita non è facile per nessuno di noi. E allora? Noi dobbiamo perseverare e soprattutto avere confidenza in noi stessi. Dobbiamo credere che siamo dotati per qualcosa e che questa cosa deve essere raggiunta.

Grazie e buona vita

Non hai il diritto a pubblicare