Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale. 

Lei è conosciuto soprattutto perché è autore della famosa legge del moto: ogni corpo persevera nel suo stato di quiete o di moto uniforme in linea retta, a meno che non sia costretto a mutare il proprio stato da forze impresse. Si è chiesto da dove proviene l'ordine e la bellezza che vediamo nel mondo?

L'intera varietà delle cose create, per luoghi e per tempi, poté essere fatta nascere soltanto dalle idee e dalla volontà di un ente necessariamente esistente. L'ateismo è così insensato e odioso per l'umanità che non ha mai avuto molti professori.

Il newton che è l'unità di misura della forza prende il suo nome come riconoscimento per il suo lavoro nella meccanica classica. Lei sostiene che gli uomini costruiscono troppi muri e mai abbastanza ponti. 

Posso misurare il moto dei corpi, non l'umana follia.

Come potrà essere giudicato chi afferma ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo è un oceano!

Non so come il mondo potrà giudicarmi ma a me sembra soltanto di essere un bambino che gioca sulla spiaggia, e di essermi divertito a trovare ogni tanto un sasso o una conchiglia più bella del solito, mentre l'oceano della verità giaceva inesplorato davanti a me.

Grazie e buona vita.

 

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