Strani a vedersi, sembrano usciti da un libro di favole. I tafoni di Calanna, invece, sono emersi dalle profondità del mare e sono il frutto di attività erosive meteoriche, accadute in milioni di anni. La località Ronzo li accoglie insieme ai visitatori che vogliono vedere la loro forma originale e la loro composizione arenacea arricchita da numerosi resti di fossili.

Quelli più suggestivi, chiari come un certo tipo di sabbia, circondati dalla tipica vegetazione appartenente alla macchia mediterranea, si incontrano lungo la strada che dal centro storico conduce al Parco nazionale dell'Aspromonte, passando prima dal centro museale e poi, da Petile. In alcuni le popolazioni locali hanno costruito, in passato, ricoveri per gli animali e rifugi per la protezione dai bombardamenti aerei. Denominati "i camini delle fate", sono incastonati su un balcone naturale la cui finestra proietta lo sguardo sul sottostante Stretto di Scilla e Cariddi.  Nella stessa area sono presenti una necropoli, che si fa risalire all'età del ferro, e il centro museale, che ospita una buona quantità di reperti trovati in quest’area. Non può mancare, per completare il soggiorno nel territorio di Calanna, la visita alla sottostante fortezza normanna, una delle tante importanti infrastrutture che hanno rivestito in passato un ruolo per il controllo militare dell’area dello Stretto che separa le coste siciliane da quelle calabresi. E allora, buona visita.  

Non hai il diritto a pubblicare

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.