Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale.
Lei, per la sua energica opposizione al fascismo è stato perseguitato per il suo impegno politico contro la dittatura e condannato a otto mesi di carcere, quindi è stato costretto a un periodo di esilio ed è stato liberato alla caduta del regime fascista. Ha detto cesserai d’essere un vero uomo libero, per divenire solo un libero animale egoista, abbandonato ai suoi istinti, se non ti adopererai perché libero come te sia il tuo vicino. Cosa direbbe per conquistare e mantenere la libertà conquistata?
Dico al mio avversario: io combatto la tua idea che è contraria alla mia, ma sono pronto a battermi al prezzo della mia vita perché tu la tua idea la possa esprimere sempre liberamente. Battetevi sempre per la libertà, per la pace, per la giustizia sociale. La libertà senza la giustizia sociale non è che una conquista fragile, che si risolve per molti nella libertà di morire di fame. Gli uomini, per essere liberi, è necessario prima di tutto che siano liberati dall’incubo del bisogno.
Per la sua popolarità è ricordato come il " Presidente della Repubblica più amato dagli italiani”. Ha sostenuto che bisogna che sia assicurato il lavoro ad ogni cittadino e che la disoccupazione è un male tremendo che porta anche alla disperazione. Questo, chi vi parla, può dire per personale esperienza acquisita quando in esilio ha dovuto fare l'operaio per vivere onestamente. I giovani non hanno bisogno di prediche, i giovani hanno bisogno, da parte degli anziani, di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo.
La disoccupazione giovanile deve soprattutto preoccuparci, se non vogliamo che migliaia di giovani, privi di lavoro, diventino degli emarginati nella società, vadano alla deriva, e disperati, si facciano strumenti dei violenti o diventino succubi di corruttori senza scrupoli.
Lei fu eletto deputato all'Assemblea Costituente, ha ricoperto per due legislature consecutive la carica di Presidente della Camera dei deputati, infine è stato eletto Presidente della Repubblica Italiana. Ci ha ricordato che questa democrazia l’abbiamo conquistata col sangue e la galera. Non possiamo correre il rischio di perdere la libertà per colpa di chi la usa per rubare.
La corruzione è una nemica della Repubblica. E i corrotti devono essere colpiti senza nessuna attenuante, senza nessuna pietà. E dare la solidarietà, per ragioni di amicizia o di partito, significa diventare complici di questi corrotti. I giovani non hanno bisogno di prediche, i giovani hanno bisogno, da parte degli anziani, di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo.
Grazie e buona vita