Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale.
Lei che è stato il quarto presidente della Repubblica e per due volte Presidente del Consiglio dei ministri, non ha esitato ad affermare che tanto l’alleanza atlantica quanto l’Unione europea occidentale non solo non impediscono in alcun modo una politica distensiva, ma contribuiscono a realizzarla. Ci spieghi meglio.
È in questa direzione che si svolge la storia e progredisce l'umanità: i nuovi legami che si stanno per contrarre in Europa significheranno il superamento definitivo di antichi, sterili antagonismi e un concreto efficace contributo alla pace, aspirazione suprema di tutti i popoli, e alla libertà. A questo nuova organizzazione dell'Europa tendono i tempi nuovi; per essa anche io ho lavorato con fede, a fini di progresso e di pace: ed io auspico che alla sua realizzazione si diriga l'impegno del Governo, del Parlamento e di tutto il popolo italiano.
Nel 1964 ha autorizzato il comandante dei Carabinieri a predisporre un piano di emergenza, definito come un tentativo di colpo di Stato. Perché ritiene che fondamento di ogni società è la giustizia?
La base indispensabile di ogni ordinamento sociale è il diritto, dalla cui completezza, certezza ed osservanza dipende l’ordinato volgersi della vita sociale, il progresso civile ed economico di essa. Ma ogni opera di Governo, seppur provvida, sarebbe vana ove non fosse accolta da ogni cittadino come opera di giustizia.
La sua Presidenza, che durò solo due anni e mezzo, è stata la più breve della storia repubblicana dopo quella di Enrico De Nicola. Lei ha sostenuto che gli uomini del Governo non hanno ambizioni da soddisfare, ma solo un preciso dovere di coscienza da compiere: contribuire ad assicurare al popolo italiano, a questo grande popolo di lavoratori, i beni essenziali della convivenza civile, ai quali esso aspira: la giustizia, la libertà, il lavoro, la pace! Quale attività assume per Lei una particolare valenza?
Tra le attività, che lo Stato esplica per il bene comune, assume certo particolare importanza quella educativa. Dalla scuola materna all'università milioni di bambini, adolescenti, giovani frequentano la scuola dello Stato, al cui perfezionamento tecnico, al ravvivamento degli indirizzi si è in questi anni molto lavorato e ancora devesi lavorare, specie per migliorare ed estendere l’insegnamento professionale, valido strumento di miglioramento sociale.
Grazie e buona vita