L'atmosfera che si respirava nell’enorme “Registry room” dove le persone aspettavano di essere valutate per poter sbarcare dall’isola artificiale di Ellis Island a New York, mi ha fatto ritornare alla mente una storia poco conosciuta. Tante persone, nate a Ferruzzano (RC) , hanno lasciato un segno del loro passaggio terreno. Una di queste, a detta di alcuni studiosi, addirittura, avrebbe potuto cambiare le sorti del mondo.
Questa vicenda sconosciuta ai più, anche nel suo paese natio, invece trova largo spazio nella storia degli Stati Uniti d'America. Il protagonista di questo avvenimento, partito dal piccolo paese come tanti altri per i morsi della fame dovuti alla mancanza di lavoro, per le condizioni di estrema povertà dei salari e dalle esose pretese lavorative, era andato a cercare fortuna negli Stati uniti. Non aveva impiegato molto tempo per rendersi conto che i poveri sono poveri ovunque e che gli sfruttatori sono sfruttatori ovunque. Probabilmente per questo decideva, senza riuscirci, di uccidere a Miami il Presidente degli Stati Uniti, Franklyn Delano Roosevelt, espressione, secondo lui dei ricchi e degli oppressori. A trentatré anni non ancora compiuti, finiva, secondo le tradizioni americane, sulla sedia elettrica nella prigione di Raiford nel 1933. Nel 1998 veniva pubblicato un testo che parla dei suoi ultimi 5 giorni e successivamente anche altri studiosi hanno dato alle stampe scritti della sua vicenda. Il personaggio, che mai avrebbe immaginato di avere dopo la morte tanta notorietà, si chiamava Giuseppe Zangara. La sua storia è entrata a pieno titolo nel cinema, nel teatro e nella letteratura.