La scampagnata in Central park, polmone verde di Manhattan, che questa volta non era dentro uno schermo televisivo, è stata l'avvenimento che ha preceduto l'entrata in uno dei musei più grandi e famosi del mondo. È stato entusiasmante trovarsi dentro i luoghi, abilmente e quasi fedelmente ricostruiti altrove, dove si svolge la trama del film commedia "Una notte al museo".

Il pensiero e l’azione portano, da subito, le gambe a giungere difronte a “Rexy”, lo scheletro del Tyrannosaurus rex che, in quei frangenti, non si era mosso dal suo piedistallo e a un Moai dell'isola di Pasqua che rinominava il guardiano protagonista come "Scemo scemo". Mentre lo sguardo, distrattamente, cercava il guardiano notturno del museo che nel film, di notte “prende vita”, i tanti animali impagliati, le statue, i manichini e le miniature, facevano da segnavia, per far arrivare alle tante mostre permanenti. La sua visita dà l’impressione di fare un tuffo nel passato quando ci si trova nella collezione di dinosauri e tra gli utensili che i nativi americani usavano quotidianamente, ma anche nel futuro, quando si visita il Rose Center for Earth and Space e il Big Bang Theatre cosmic pathway dove si osservano due importanti meteoriti e si percorre il “cosmic pathwayla”, un percorso a spirale lungo i 13 miliardi di anni della storia dell’universo. Quella del 2023, sarà una singolare pasquetta da trascorre in altri insoliti ed educativi luoghi? I strongly hope so.

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