Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale.
Lei che è stato il primo presidente degli Stati Uniti d'America di religione cattolica ha detto di perdonare i tuoi nemici, ma di non dimenticare mai i loro nomi. Qual è la base di tutta la moralità umana?
Un uomo fa ciò che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni.
La sua breve presidenza, in epoca di guerra fredda, fu segnata da alcuni eventi molto rilevanti. Parlando dei diritti di ogni uomo, ha affermato che questi diminuiscono quando vengono minacciati. Ci spieghi meglio, per cortesia.
Se una libera società non può aiutare i molti che sono poveri, non dovrebbe salvare i pochi che sono ricchi. Questo paese non può permettersi di essere materialmente ricco e spiritualmente povero.
Lei ha pronunciato che il conformismo è il carceriere della libertà e il nemico dello sviluppo. Allora che ruolo dà alle differenze e alla diversità?
Dunque non concentriamoci solo sulle nostre differenze, ma pensiamo anche ai nostri interessi comuni e a come superare tali differenze. E se le nostre divergenze non possono essere risolte oggi, almeno possiamo cercare di rendere il mondo un luogo sicuro per le diversità. Perché, in fin dei conti, il nostro più elementare legame è che tutti noi abitiamo questo piccolo pianeta, respiriamo la stessa aria, ci preoccupiamo per il futuro dei nostri figli, e siamo tutti mortali.
Grazie e buona vita