Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale. Lei, che è stato il consigliere per la sicurezza nazionale e segretario di stato degli Stati Uniti durante le presidenze di Richard Nixon e di Gerald Ford tra il 1969 e il 1977, ha ritenuto che nello stato moderno gli apparati burocratici si sono talmente gonfiati, che si perde più tempo a gestirli che non a stabilirne gli scopi. Che cos’è una burocrazia complessa?
Una burocrazia complessa […] favorisce lo statu quo, comunque vi sia giunti perché, a meno di una evidente catastrofe, esso presenta il vantaggio della famigliarità, e non è mai possibile provare, che un altro sistema darebbe risultati migliori.
Lei, che è stato un politico statunitense di origine ebraica tedesca e membro del Partito repubblicano, ha sostenuto che un leader non è tenuto a correre dietro ai sondaggi d'opinione, ma a preoccuparsi delle conseguenze delle sue azioni. Gli chiederanno conto dei disastri anche se la decisione che li ha provocati aveva riscosso, quando è stata presa, il consenso generale. Che cos’è il potere?
Il potere è l'afrodisiaco supremo.
Lei, che nel 1973 è stato insignito del Premio Nobel per la pace, ha detto che non si fanno le guerre per il beneficio dell'umanità, ma per interessi nazionali. Cosa pensa del disarmo?
Per quanto importante, la riduzione degli armamenti non può surrogare la politica estera.
Grazie e buona vita