Quali sono gli strumenti che consentono di avere indicazioni in tempo reale come quelle che fanno muovere sulle strade meno affollate? Alla risposta sono arrivato dopo aver ascoltato una relazione sull’affollamento spaziale. Nell’involucro circumterrestre, ormai da tempo, sono presenti in orbita i cubesat cioè apparati di piccoli dimensioni, dal costo moderato, realizzati con materiali non difficile da trovare.
Se impiegati nella giusta quantità e ben posizionati, possono “coprire” l’intero pianeta. Gli scienziati, alla luce delle potenzialità, hanno dato a molte società, la possibilità di utilizzarli per scopi più disparati. I risultati non hanno tardato ad arrivare ed ecco che insieme alle app per lo spostamento, sono già offerte immagini della Terra utili per osservare il territorio e più segnatamente per controllare costantemente il traffico aereo, ferroviario, stradale, il movimento dei ghiacciai e delle acque fluviali, le aree percorse dagli incendi ed altro. Per dare delle risposte alle sempre maggiori richieste, come spesso accade ci sono dei risvolti negativi: nelle orbite più vicine alla Terra, tra i 300 e i 600 chilometri di quota, c’è un ingorgo tra gli apparati inviati negli ultimi 60 anni che potrebbe portare al loro scontro.