Il terreno è talmente impermeabilizzato che l’acqua non trova vie di sfogo. Anche con la periodica manutenzione, non sono certo che il numero, la posizione e la luce di intercettamento del sistema del drenaggio urbano dei centri storici siano sufficienti per fronteggiare le nuove sfide dei violenti e brevi, ma non occasionali, eventi pluviometrici. E allora le domande mi sorgono spontanee: “Sono seri quelli che pensano che le sole caditoie possano impedire gli allagamenti”?

“Parlano perché serve a un certo modo di fare politica o per ignoranza”? “E quelli che hanno favorito l'impermeabilizzazione del territorio, non si vergognano a parlare”? Gli studi di idraulica sono impietosi e non lasciano attenuanti a chi ha impermeabilizzato il territorio e favorito, a seguito della sua cattiva gestione, il sempre crescente fenomeno del dissesto idrogeologico. Non si contano più le fiumare bitumate, i canaloni che corrono nei centri storici e non, gli alvei regimati con muri per costruire edifici e mettere a dimora piante da frutto, i muri di contenimento dove il ferro e il cemento sono appena rappresentati, i boschi che vengono lasciati bruciare e successivamente che non vengono ricostituiti ed altro. Se le acque non vengono raccolte prima che arrivino nelle aree pianeggianti, non ci sono caditoie che tengano e soldi che bastino per ripristinare i danni e evitare le morti.

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