Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale.
Lei che è considerato tra i maggiori narratori contemporanei ci ha detto che le comunità virtuali non costruiscono nulla. Non ti resta niente in mano. Gli uomini sono animali fatti per danzare. Quant'è bello alzarsi, uscire di casa e fare qualcosa. Siamo qui sulla Terra per andare in giro a cazzeggiare. Non date retta a chi dice altrimenti. E quindi, come mi suggerisce di comportarmi?
Sii tenero.
Non lasciare che il mondo ti indurisca.
Non lasciare che il dolore ti insegni l'odio,
non lasciare che l'amarezza ti rubi la dolcezza.
Il mondo può essere ancora un posto splendido.
Lei ha detto che la gente non fa che suggerire delle cose, lo fa in continuazione, ma non è nella natura del ricercatore puro prendere in considerazione i suggerimenti. La testa del ricercatore è piena di progetto assolutamente personali, ed è proprio questo che vogliamo. Quindi, cosa deve domandarsi l’uomo?
Alla tigre tocca cacciare. All'uccello tocca volare. All'uomo tocca chiedersi: "Perché? Perché? Perché?
Il suo scetticismo e la propensione per il paradosso l’ha portato a dire che i due principali motori dell'Universo sono Tempo e Fortuna e che la gente non viene in chiesa per la predica, naturalmente, ma per sognare ad occhi aperti Dio. Che ci dice di una fede senza dubbi?
Dite quel che volete del sublime miracolo di una fede senza dubbi, ma io continuerò a ritenerla una cosa assolutamente spaventosa e vile.
Grazie e buona vita