Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale. 

Lei è stato premio Nobel per la letteratura nel 1957 e, a proposito della felicità, ha detto che non saremo mai contenti finché continueremo a cercare in cosa consiste la felicità, così non potremo mai vivere la vita cercandone il significato. Che cos'è la felicità?

La felicità è il sincero accordo tra un uomo e la vita che conduce. Non sarai mai felice se continui a cercare in che cosa consista la felicità. Non vivrai mai se stai cercando il significato della vita.
E’ conosciuto anche per aver scritto romanzi come Lo straniero e La peste. Perché ritiene di non conoscere che un solo dovere, ed è quello d'amare”?

Non essere amati è una semplice sfortuna; la vera disgrazia è non amare. Il vero amore è eccezionale, due o tre volte in un secolo all'incirca. Per il resto, vanità o noia.

Ha scritto pure saggi come L'uomo in rivolta e opere teatrali come Caligola, Lo stato d'assedio e I giusti. Quante categorie di uomini esistono?

Gli esseri umani si dividono in 3 categorie: quelli che preferiscono non avere niente da nascondere piuttosto che essere obbligati a mentire, quelli che preferiscono mentire che non aver niente da nascondere e quelli che amano sia mentire sia nascondere.

Grazie e buona vita

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