Nel fiordo di Geirangerfjord, patrimonio mondiale dell'umanità, che abbiamo recentemente visitato, l’attrazione più spettacolare che mi è rimasta impressa è stata la cascata delle Sette sorelle. Tuttavia, la domanda, che mi ha lasciato una serie di risposte ancora aperte, me la sono posta dopo essermi alzato da una sobria panchina, chiamata "Fjordsetet", installata, nel settembre 2003 nel luogo dove la regina Sonja di Norvegia, solitamente, osserva la bellezza del fiordo.

Ho riflettuto sull'importanza del rapporto tra la sobrietà e la bellezza. Il sistema economico si sta sbarazzando del pregio della sobrietà tanto caro ai liberi pensatori? Si fa spazio, anche in montagna, a nuovi sistemi basati sulla crescita esclusiva degli indicatori economici. Un esempio di questo fenomeno lo si può riscontrare, in punti panoramici delle nostre montagne italiane, dove, incautamente, e, con toni trionfalistici, sono stati installati vistosi “panchinoni”. Anche se non si possono dettare leggi sulla sobrietà, allo scrivente, certe scelte appaiono come una grande caduta di stile. Non si riesce a capovolgere la visione antropocentrica. Sembra ancora molto lontano l’obiettivo di giungere ad una coscienza ecologica, che sia una manifestazione di un’elevata espressione di una mente autonoma e intelligente.

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