Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale. 

Lei che esorta a cercare di diventare non un uomo di successo ma piuttosto un uomo di valore, nel 1921, ricevette il premio Nobel per la fisica. E’  conosciuto, soprattutto, per la teoria della relatività. Può spiegarla con un facile esempio?

Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività.

Lei è stato attivo anche in ambito politico. Disse che finché ci saranno gli uomini, ci saranno le guerre. Il nazionalismo è una malattia infantile. È il morbillo dell'umanità. Qual è il suo atteggiamento e il pensiero sulla pace?

Non sono un semplice pacifista, sono un pacifista militante. Sono disposto a combattere per la pace… Non è meglio per un uomo morire per una causa in cui crede, come la pace, che soffrire per una causa in cui non crede, come la guerra?

Lei è considerato, anche in campo culturale, uno dei più importanti studiosi e pensatori dello scorso secolo. Ha detto che l’uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi e che il problema oggi non è l'energia nucleare, ma il cuore dell'uomo. Cos’è per Lei l’amore?

Io non pretendo di sapere cosa sia l’amore per tutti, ma posso dirvi che cosa è per me: l’amore è sapere tutto su qualcuno, e avere la voglia di essere ancora con lui più che con ogni altra persona. L’amore è la fiducia di dirgli tutto su voi stessi, compreso le cose che ci potrebbero far vergognare. L’amore è sentirsi a proprio agio e al sicuro con qualcuno, ma ancor di più è sentirti cedere le gambe quando quel qualcuno entra in una stanza e ti sorride.

Grazie e buona vita

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