Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale. 

Lei, che ha fatto parte della seconda generazione di umanisti, di cui fu una figura emblematica per il suo interesse nelle più varie discipline, ci dica della vita in funziona del tempo.
Ieri passò, domani non ha certezza. Vivi tu adonque oggi.

Lei, che è conosciuto come architetto ma è stato anche scrittore, matematico, umanista, crittografo, linguista, filosofo, musicista e archeologo, cosa ci dice della morte.
La morte, inevitabile termine a chi venne in vita, mai fu inutile a chi mal vive, e mai dannosa a chi visse bene.

Lei ha detto che i nostri antenati avevano l'abitudine di tessere le lodi degli uomini che spiccavano per la conoscenza delle buone arti e soprattutto per intransigenza morale e fervore religioso. Cosa è gradito a Dio?
Gratissimo sacrificio a Dio, dolersi del mal fatto e rallegrarsi delle opere buone.
Grazie e buona vita

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