Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale.

Lei non si è mai risparmiato, talvolta protestando in modo cruento e digiunando in modo molto spinto, al fine di realizzare, senza compromessi il suo progetto di solidarietà e di lotta contro l’indifferenza di troppi davanti alla povertà. Rivolgendosi alla carissima e amata umanità, ha detto, coraggio, non perdiamo la preziosa speranza di un mondo migliore e più giusto. Cosa è giusto che faccia questa sofferente società?

Sento nel cuore, grazie al buon Dio, di incoraggiare questa sofferente società e ogni essere vivente, ogni uomo ed ogni donna di questa terra, aiutiamoci gli uni con gli altri per ricostruire insieme la pace e la vera speranza.

Lei prega e spera affinché ogni professione possa contribuire per il bene comune e così maturare una vera e giusta” conversione al Buon Dio cioè al Bene” per contrastare così il male con il bene.  Cosa direbbe, nello specifico agli insegnanti?

Carissimi insegnanti, responsabili e i vari addetti al servizio della scuola: coraggio e non perdete la speranza, siate prudenti anche voi nel vestire sobri. Siate anche voi di buon esempio per il bene degli studenti, per il bene della vostra vita, della vostra famiglia e per il bene di tutta l’umanità.

Lei che ha speso la vita per gli ultimi e per il Vangelo ha detto basta Italia non costruire mai più armi, ma strumenti di lavoro. Quale invito farebbe ai potenti?

Fratelli e sorelle politici e autorità, vi invito a cambiare il modo di vivere e di governare: mettendo in pratica così il dono di essere dei veri costruttori di Pace.

Grazie e buona vita

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