Ho applicato sulla mia tessera il 40° bollino per suggellare il mio desiderio di continuare la salita verso i grandi valori dell’associazione, che è diventata, nel tempo, la mia seconda famiglia. La fedeltà ai sui grandi pregi, il rispetto per le persone e per l’ambiente sono stati il trait d’union per relazionarmi, formarmi e divertirmi, soprattutto in montagna. Sono molto felice per quanto mi è capitato e, quello che verrà, se verrà sarà un dono.

Tanino, tuo figlio che si è appena laureato in Scienze forestali, non può non essere iscritto al Club Alpino italiano. Provvedi”. Mio padre accolse, così, l’invito di Carlo Lo Presti, icona reggina della sezione Aspromonte, con il quale condivideva la passione per la filatelia.  Ebbene, ritornato a Reggio, dopo il piacevole e importante periodo universitario a Firenze e quello alla Commissione Europea a Bruxelles, mi sono trovato iscritto al C.A.I.. Di questi anni d’appartenenza al sodalizio apprezzo la buona vivacità di interscambio dei grandi valori statutari e delle mie competenze professionali donate spontaneamente e senza alcuna pretesa. Questa attività è stata favorita dalla mia intensa frequentazione dell’associazione sia a livello locale che nazionale.  Con l’aiuto di Dio, cercherò di continuare a dare il mio contributo al sodalizio fondato da Quintino Sella nel 1863, sperando che, anche in futuro, continuerà a guidarmi il motto “Estote parati” che il fondatore dello scoutismo Robert Baden-Powell ha utilizzato con il duplice scopo di celebrare sia gli aspetti pratici dell’impegno scautistico che la parte spirituale. Excersior!

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