L’ esperienza e la lettura dei classici insegnano che, molto spesso, diventano egemoni gli astuti e i finti. Questi, certe volte, vittime inconsapevoli del loro patrimonio genetico e mentale, ma anche consapevoli delle loro scelte, indossano eleganti maschere aderenti e recitano talmente bene da sembrare semplici e veri.
In alcuni casi, sono anche favoriti dall’impunità, dall’immunità e dalla comunicazione, quasi sempre “foraggiata”, che li fa apparire sul “palcoscenico del mondo” talmente credibili che l’ ingannato ”uomo della strada” è portato a sperare che, imitandoli, potrà prendere il sopravvento sugli altri. Dettati dalla loro meschina attitudine, sono capaci di indirizzare a proprio vantaggio situazioni a loro sconvenienti. Non è mai troppo tardi, quando si comprende la loro povertà esistenziale, allontanarsi in silenzio e non farsi più usare da quella gente che, in ogni circostanza, quasi sempre, esce senza danno. È preferibile farsi circondare da quelle poche semplici e vere persone che, forse per ingenuità, arrivano, persino, a lasciarsi ingannare dalle apparenze, talvolta molto ammalianti. Con queste l'aiuto reciproco prende l'esclusività sull'opportunismo. Se si sbaglia, e capita, si è certi della reciproca comprensione e del fraterno rabbonimento. La verità e la semplicità non riescono a fare "breccia" tra le persone, ma è con questi elementi che va costruita una duratura e autentica civiltà di pace.