Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale.
Lei, che è stato uno dei principali punti di riferimento del movimento pacifista degli anni sessanta, schierandosi, senza se e senza ma, anche a sostegno del movimento non-violento per i diritti civili, ha detto non siate uno di quelli che pur di non rischiare il fallimento non tentano mai nulla.” E allora cosa si deve tentare?
Provate ad essere come bambini. Non fate le cose perché sono assolutamente necessarie, ma liberamente e per amore. Tutte le regole diventano una specie di gioco.
Ha dedicato saggi ai temi dei diritti civili affermando che gli altri possono darti un nome o un numero, ma non possono mai dirti chi tu realmente sei. Quello è qualcosa che puoi scoprire solo tu stesso dal tuo interno. Si spieghi meglio, per cortesia.
La verità che molte persone non capiscono mai, fino a che non è troppo tardi, è che più cerchi di evitare la sofferenza, più soffri, perché le cose più piccole e insignificanti iniziano a tormentarti in proporzione alla tua paura di soffrire.
Lei, che è stato un monaco cristiano dell'ordine dei Trappisti, ha detto che nell'amore la perfezione è proporzionata alla sua libertà, e questa alla sua purezza, ci può indicare qual è la migliore maniera per conservare l’amore?
La migliore, l’unica maniera per conservare l’amore, è darlo.
Grazie e buona vita