È stato pronunciato, così pare, che "l’unica cosa che va detta ed affermata è: “i migranti non devono partire", stigmatizzando i genitori che scappano da bombe, guerra e fame in cerca di una vita migliore per loro e i propri figli. Vi meravigliereste se, per giustificare la strage delle oltre 200 specie di uccelli migratori, qualche illuminato e inumano uomo di governo dicesse: “anche loro non devono partire”,

considerandola una soluzione ottimale perché non vengano fucilati gli uccelli migratori come le rondini, i rondoni, i fringuelli, gli aironi, le oche, i falchi pecchiaioli, le cicogne e altri uccelli che si spostano, in primavera, dall’Africa verso l’Europa? Vi sorprendereste se ascoltaste uno di questi “grandi signori” dire che sono incoscienti gli uccelli che mettono a rischio la sopravvivenza dei loro piccoli pur di portarli nei luoghi dove periodicamente migrano? E che direste se sostenessero che non devono partire gli animali che migrano per motivi legati alla riproduzione, alla scarsità di cibo e alle difficoltà di carattere ambientale? Temo che non siano al corrente che nella storia del genere umano, fin dalla preistoria, tutti gli animali, uomo compreso hanno emigrato in tutto il mondo, per necessità e per mancanza di alternative, da ambienti difficili per la sopravvivenza, per cercarne altri più propizi. Ci aspettano davvero tempi bui?

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