La “musulupara” è un particolare stampo di legno di gelso, intarsiato a mano dai pastori, difficile da reperire. Dentro questo contenitore viene posta e pressata a mano la pasta, ottenuta lavorando il latte di capra e di pecora, dopo essere stata estratta dalla caldaia. Il prodotto ottenuto è il “musulupu”.
Si tratta del formaggio tipico dell’area grecanica del Parco Nazionale dell’Aspromonte e si produce dal periodo pasquale fino alla fine dell’estate. Le “musulupare” presentano, diverse forme. Le più ricorrenti sono quelle semisferiche, a croce, a fiore, a figura antropomorfica ed altre. Questa particolarità consente al formaggio di essere abbellito esteriormente e di assumere, così, i motivi della forma della “musulupara”. Il formaggio decorato, piuttosto grasso, a pasta molle, è considerato “da tavola” e viene consumato fresco. Ci giunge voce che il prodotto caseario sia proprio della cultura greca ortodossa e che sia stato portato dalla Grecia. Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali lo ha inserito nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT). La ricerca della “musulupara” potrebbe essere un modo originale per scoprire la bellezza dell’area aspromontana, del contenitore del formaggio e la bontà di questo tipico prodotto enogastronomico il cui nome dialettale significa “boccone del lupo”. Le vacanze pasquali potrebbero essere un momento propizio per farlo.