Questo bizzarro interrogativo mi è balenato nella mente mentre camminavo il giorno di Pasqua per Pristina, capitale del Kosovo, che venne distrutto a seguito del tentativo, per fortuna non riuscito, di essere annesso alla Serbia. Il Kosovo è stato ricostruito, in buona parte, in tempi brevi. Ci si accorge di ciò appena si arriva, dalla Macedonia del Nord, percorrendo l'autostrada, a tre corsie, inaugurata solo quattro anni fa. A Pristina sono stati realizzati tanti nuovi edifici funzionali e anche belli, come la concattedrale cattolica di Santa Madre Teresa, la cui realizzazione è stata resa possibile grazie alle donazioni.

Ritengo, secondo la mia fantasiosa ipotesi e alla luce della mia recente esperienza che, a titolo di esempio, sicuramente sarebbe percorribile l'autostrada ionica che da Reggio Calabria conduce a Taranto e che a Reggio sarebbero in uso a dovere il Palazzo di Giustizia, il Progetto integrato di Mortara e l'unico aeroporto esistente in Calabria fino al 1976. Questo triste retro pensiero trova forza, nella recente scelta di molti di mandare al governo trasfughi di latrinose consorterie politiche che non gradiscono la resistenza dal nazi-fascismo e, persino, mistificano i fatti di "via Rasella" e delle "Fosse Ardeatine". Di ciò è anche responsabile il liquame delle conventicole politiche che li ha preceduti e che ha favorito il loro arrivo all'agognato e purtroppo ormai raggiunto potere che non garantisce nulla di buono agli "ultimi" e neppure ai "penultimi".

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