Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale. 

Con la pubblicazione "Lettera a una professoressa", realizzata nel maggio del 1967, viene evidenziato un sistema scolastico che favorisce l'istruzione dei ragazzi che appartengono alle classi sociali più ricche. Lei ha scritto che non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali. Cosa rende uguali?

È solo la lingua che rende uguali. Uguale è chi sa esprimersi e intendere l’espressione altrui.

Lei ha adottato lo slogan "I care" (che significa "Mi interessa", "Mi importa", in contrapposizione con il motto "Me ne frego" tipico del fascismo): la frase viene riportata su un cartello posizionato all'ingresso della scuola, e mette in evidenza lo scopo principale di un'istruzione finalizzata alla consapevolezza civile e alla coscienza sociale. Ci dica del socialismo, per cortesia.

Il sistema socialista rappresenta il più alto tentativo dell'umanità di dare, anche su questa terra, giustizia e uguaglianza ai poveri.

A causa della pubblicazione del 1965 "L'obbedienza non è più una virtù. Documenti del processo di Don Milani", nonostante si sia schierato contro i totalitarismi e le dittature, lei è stato considerato un cattocomunista. Ha detto che il comunismo è la mediazione e l'organizzazione politica di ogni male, al fine di consentire, a una classe dirigente parassitaria e brutale, la gestione di ogni forma di potere sulle spalle degli ultimi. Ci dice degli intellettuali comunisti?

Gli intellettuali comunisti, quasi tutti borghesi, sono i nostri nemici. Quasi tutti gli intellettuali borghesi sono i nostri nemici. Sono loro che vogliono quel laido "compromesso" fra gli sfruttati e gli sfruttatori. Lo vogliono in nome di Cristo e di Marx. Sono proprio dei figli di puttana!

Grazie e buona vita.

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