Di fronte ai troppi conflitti mondiali, molti dei quali sconosciuti ai più, sempre più spesso viene da chiedersi se l’Organizzazione delle Nazioni Unite, istituita nel 1945, riesce a raggiungere gli intenti dei suoi fondatori e cioè di mantenere la pace, la stabilità economica e la politica mondiale. Non si esclude che sia il diritto di veto a mettere in discussione il suo compito di favorire la soluzione pacifica delle controversie internazionali, mantenere la pace e promuovere il rispetto per i diritti umani, attraverso la fornitura di aiuti umanitari, il rispetto del diritto internazionale e la promozione dello sviluppo sostenibile?

L’O.N.U. sembra che svolga un ruolo sempre più marginale nello scenario internazionale se è vero come è vero che nei conflitti più recenti sono coinvolti paesi importanti che vi aderiscono come la Russia, l’Ucraina, Israele e la Palestina che l'ha riconosciuta come Stato non membro con status di osservatore permanente. Non credo che si debba mettere in discussione l’esistenza dell’O.N.U. ma è bene ridisegnare la Carta costituente alla luce dei mutati assetti della comunità internazionale, in modo da uscire dallo stato di "impasse" in cui attualmente si trova e dal quale non riesce ad uscire.

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