Con la fine dell'Avvento termina, da sempre, il tempo liturgico nel quale Dio aspetta che il genere umano si rinnovi a vita nuova. Non credo che pretenda, nel proseguo della vita, un cammino di santità, ma almeno un percorso nel quale si manifesti, senza sé e senza ma, la volontà di fare del bene. Auguro a tutti i lettori di www.notesulmondo.it di cogliere tanta serenità dall’ascolto delle tipiche musiche natalizie a cominciare

dal canto “Astro del ciel” scritto dal sacerdote austriaco Joseph Mohr  e musicato dal maestro elementare e organista Franz Xaver, anche lui austriaco. Spero che dia tanta gioia anche l’altro celeberrimo canto noto come “Stille nacht”, il cui titolo originale è “heilige nacht”, cantato pubblicamente per la prima volta nel 1818 nella notte della Vigilia di Natale. Il nome degli autori è sconosciuto, mentre nel 1937 il sacerdote bergamasco Angelo Meli l’ha tradotto in italiano. Spero che la tradizionale ricorrenza del Natale indichi ai manipolatori la via della pace così come la stella indicò ai pastori la strada per la natività. Per il prossimo anno 2024 mi auguro che sul palcoscenico del mondo si riduca il numero dei conflitti cosicché i soldi possano essere spesi per aiutare i bisognosi e non per consegnarli ai mercanti di armi.

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