Si nasce sempre all'altezza per superare ogni difficoltà? Si può sempre imparare, con i propri limiti, a prendere le giuste distanze dai manipolatori e, quindi, non cadere nelle tante trappole di cui sono cosparse le molte strade della vita? La disinformazione non attecchisce quando e dove regna sovrana l'ignoranza? Sempre più spesso, molte persone si pongono queste domande dopo essere cadute, ancora una volta, nella "trappola mentale" che i locali e nazionali giornali stampati, on line e televisivi, mettono sul loro cammino fisico e temporale.
Le campagne di odio, certe volte, li esasperano a tal punto che non riescono più a vedere il lato bello delle cose. Per conoscere occorre del tempo e i lavoratori non l’hanno in grande quantità. Quindi, gli ignoranti funzionali sono molto a rischio, mentre chi lavora, se non dedicherà del tempo alle attività culturali, rischierà pure di cadere. Queste retoriche considerazioni le conosce bene chi manipola, in quanto da questa attività, trova beneficio. Per difendersi, allora, sin dall’infanzia occorre che, nell'attività scolastica, l’aspetto conoscitivo sia in simbiosi con quello educativo. Insieme non possono e non devono essere subalterni a quella formativo. Chi lavora non troverà mai lo stesso tempo che può avere uno studente. Quindi è fondamentale che i discenti cambino l'attuale atteggiamento di disincanto verso la cultura generale, altrimenti, facilmente, saranno “clienti” ben accetti di manipolatori dell'informazione e non e percorreranno i sentieri cosparsi di ogni tipo di trappola senza avere i “giusti anticorpi”.