All’inizio dell’autunno ho finalmente visitato il Giardino di Ninfa, un’oasi naturalistica situata a Cisterna di Latina, creata dalla famiglia Caetani sulle rovine di una città medievale. Non sono state le piante di magnolie decidue, betulle, iris palustri, aceri giapponesi ed altre ad affascinarmi di più, bensì una pianta che avvolgeva i tronchi degli alberi come una sciarpa, senza radici nel terreno. Si tratta della Tillandsia dianthoidea, conosciuta come figlia del vento.

Esteticamente affascinante, è una pianta sudamericana appartenente alla famiglia delle Bromeliacee, come l’ananas. Questa pianta è epifita, il che significa che vive su altre piante senza essere parassita, utilizzandole solo come sostegno. Viene coltivata per la sua bellezza e singolarità e non ha radici che arrivano fino a terra o prendono il nutrimento dall’albero. Diversamente dall’edera, che è una pianta parassita, questa pianta decisamente molto particolare vive assorbendo l’umidità dell’aria e la rugiada notturna attraverso strutture speciali sulle foglie, che si aprono e chiudono per regolare l’assorbimento d’acqua. È anche in grado di assorbire agenti inquinanti dall’aria, metabolizzandoli ed eliminandoli, contribuendo così a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. Può essere coltivata facilmente in casa, rendendola una scelta popolare per chi ama le piante esotiche.

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