Umberto Zanotti Bianco giunse in Aspromonte successivamente al terrificante terremoto del 28 dicembre 1908. Avendolo percorso, con ogni mezzo, in lungo e in largo, non impiegò molto a rendersi conto delle condizioni disumane in cui versavano le popolazioni e delle pessime condizioni in cui versava il territorio.
Al fine di realizzare le strutture e le azioni necessarie per aiutare quella “perduta gente “, unitamente a Giustino Fortunato, ma anche con Leopoldo Franchetti, Gaetano Salvemini, Giuseppe Lombardo Radice ed altri, diede vita nel 1910 all’Associazione Nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia. Questa, al di sopra di ogni divisione partitica, realizzò nei paesi più poveri e più sperduti oltre a scuole serali e festive, anche cooperative, biblioteche, università popolari, asili infantili, centri sociali, ambulatori antimalarici, colonie montane, facendo uscire dalle condizioni di analfabetismo e di emarginazione migliaia di giovani ed adulti.
Nel 1952 viene nominato senatore a vita per gli altissimi meriti conseguiti nel corso della sua lunga attività. Morì a Roma nel 1963, lasciando debiti ma anche una notevole produzione parlamentare. Sulle orme di questo grande meridionalista, è opportuno intraprendere una concreta azione per la montagna aspromontana, al fine di ottenere risultati di grande prestigio sia per chi li ha realizzati, sia per chi li ha ricevuti e sia per chi li ha finanziati.