Anche in questo momento storico la pandemia della cattiveria umana si manifesta con elevata virulenza sia per la mancanza di una sua possibile immunizzazione specifica che per la possibilità di trasmissione da uomo a uomo.

La si può associare a un luogo immaginario dove sono sovrani un baccano frastornante, un grande scompiglio e tanta confusione, un putiferio, per lo più in occasione di liti e diverbi per il gusto di dissentire ma anche per reazioni o proteste troppo vivaci, talvolta sfociate in atti di violenza fisici e morali. Nel contempo, per fortuna, si manifesta, con tanto entusiasmo, un altro tipo di pandemia, caratterizzato da sistemi di organizzazione dove è connaturato, in ogni uomo, l’affermazione di processi di solidarietà umana basati su una sincera e cosciente accettazione della responsabilità etica e professionale verso gli altri. Il "Coraggio e la Speranza", che spingono a lottare per il sicuro superamento della pandemia della cattiveria umana a favore di una felicità universale, li si può immaginare localizzati in un gigantesco Albero della vita ritrovata, custode di una montagna naturale, incontaminata e colma di saggezza naturale.

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