La montagna offre un'oasi di pace e di calma spirituale ed è un luogo di comunione con la natura per riscoprire i piaceri semplici della vita. I visitatori,
attirati dall'aria pura e dalla bellezza del paesaggio, dalle numerose attività sportive che si possono praticare, dalle tradizioni, le culture e stili di vita dei loro abitanti, possono offrire redditi supplementari alle comunità che oggettivamente vivono in condizioni difficili, per l'isolamento, per il territorio accidentato e per il clima, talvolta, rigoroso. Le aree di montagna sono più spesso sfavorite e meno avanzate in quanto, certe volte, sono contrassegnate per la disuguaglianza sociale e per l’emarginazione politica. Un afflusso di visitatori può aprire degli sbocchi per i prodotti della terra e per i prodotti di fabbricazione locale. Il senso di andare in montagna è quello di dedicare del tempo all'incontro con la natura, con altre persone, alla scoperta di altri luoghi, traendo ricchezza da questo contatto. Fare funzionare la rete dei sentieri, per esempio, va in quella direzione. Infatti l’escursionismo favorisce l'incontro con gli abitanti, la scoperta e la conoscenza degli ambienti naturali. In ogni caso, è un modo di fare turismo, fondato su criteri di autenticità e di qualità, compatibilmente con gli obiettivi di difesa dell'ambiente, soprattutto di quello protetto. Le convenzioni che i Parchi hanno firmato col Club Alpino Italiano, vanno in quella direzione, dando dimostrazione di concretezza e lungimiranza. La promozione del territorio montano calabrese può significativamente passare anche attraverso un’azione sinergica tra i parchi nazionali calabresi ed il Club Alpino Italiano, ente di diritto pubblico con base associativa che, con una storia di oltre 150 anni, favorisce la diffusione della frequentazione della montagna e l’organizzazione di iniziative alpinistiche, escursionistiche e speleologiche.