Lungo la tappa, Gambarie (comune di Santo Stefano in Aspromonte) - Santuario della Madonna di Polsi, del "Sentiero Italia” del Club Alpino Italiano,
cioè del bellissimo percorso che da Santa Teresa di Gallura arriva a Trieste, dopo aver attraversato luoghi pedemontani di incommensurabile bellezza, si giunge a Montalto, cima dell’Aspromonte, posta a 1956 metri. Qui svetta una statua bronzea, opera dello scultore Francesco Ierace, realizzata con il contributo e con l'aiuto di tutte le diocesi calabresi, in seguito all’Enciclica di Leone XIII, che intendeva porre su 19 vette altrettanti omaggi al Redentore, in modo da ricordare i 19 secoli trascorsi. Sulla cima l’ambiente è integro e il paesaggio é suggestivo, con una veduta a 360 gradi. Nelle giornate migliori non è difficile vedere la costa ionica, quella tirrenica, le isole Eolie, le Serre, l’Etna e, talvolta al tramonto, l’ombra di Montalto proiettata sul mare ionio. Rimane indelebile, in noi che abbiamo partecipato, il ricordo della celebrazione, per ricordare l’evento iniziale, con la veglia notturna e la Santa Messa, nella notte tra il 22 e il 23 settembre 2011, da parte di sua eccellenza padre Giancarlo Bregantini, oggi arcivescovo metropolita di Campobasso-Boiano e, all'epoca, vescovo di Locri-Gerace. Il gruppo “Amici di Montalto”, per lo più scout o ex scout, almeno una volta l'anno, nel primo fine settimana d'agosto, vi campeggiano, invitando chiunque voglia ammirare il sorgere del sole, pregare e riflettere sulla bellezza dell'universo. Ha rapporti di collaborazione con l'Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, con le altre associazioni escursionistiche e ambientaliste, con la città Metropolitana di Reggio Calabria e con tutte le altre entità che amano questa stupenda e particolare montagna. Inoltre, dal 2003, si prende cura del sito, attraverso la pulizia e la manutenzione continua del basamento, avendo restituito nel 2000 la Croce che mancava dal 1976 e ricollocata l’epigrafe posizionata nel basamento, entrambe realizzate dal compianto socio Giuseppe Scordino, recentemente scomparso. Faccio mia la proposta, manifestatami da questi cari amici, di intitolargli il percorso che dal bivio Polsi-San Luca (“Putichej”) conduce alla statua bronzea del Redentore, cima dell’Aspromonte.