Cosa vuol dire avere 57 mm di pioggia, in un lasso di tempo molto breve, in un territorio pressoché impermeabilizzato e pianeggiante, lungo 2000 metri e largo 800, posizionato a una quota più bassa
rispetto a quello di un altro, anche questo impermeabilizzato, posto a quote più alte, lungo 2000 metri e largo 2000 metri, dal quale riceve, per via della conformazione in declivio, anche le sue acque piovane che ruscellano su strade che un tempo erano corsi d’acqua?
Un millimetro di accumulo di acqua al suolo è considerato, come quantità, a 1 litro precipitato su una superficie di 1 metro quadrato. Quindi, significa che su ogni area di 1 metro quadrato, sono caduti 57 litri di pioggia. Se si posizionasse al suolo un contenitore con una apertura di 1 metro quadro, si troverebbero, quindi, al suo interno 57 litri. Ipotizziamo che, se si posizionasse, per esempio, sul suolo compreso tra le fiumare Calopinace e Sant’Agata di Reggio Calabria, un contenitore avente una lunghezza di 2000 metri e una larghezza di 800, si evincerebbe, dopo un semplice calcolo, che troveremmo nel suo interno 91.200.000 litri di acqua (2000 metri X 800 metri X 57 mm). Se aggiungiamo al primo, per difetto il 50 % dell’acqua pari a 114.000.000 mm (2000 metri X 2000 metri X 57mm X 50%) che ruscella dalle quote più alte, aventi una lunghezza di 2000 metri e una larghezza di 2000 metri, significa che, sul territorio a valle prima ipotizzato, se si posizionasse al suolo un contenitore troveremmo nel suo interno 205.200.000 litri di acqua (91.200.000 + 114.000.000 litri). Questi semplici calcoli consentono di avere una visione di insieme dell’effetto di un nubifragio su un territorio, e in poco tempo, permettono di capire perché in simili aree, prese come esempio, e ricorrenti nel nostro territorio calabrese, potrebbero esserci state e ci saranno criticità per piogge molto abbondanti. Quale dimensionamento dovrebbe avere la rete per lo smaltimento delle acque piovane in poco tempo e senza creare allagamenti? Spero che a questa domanda rispondano i tecnici. Purtroppo, sempre più ci stiamo abituando a leggere notizie e foto sensazionalistiche di certe realtà che, in passato, per l’effimero, hanno sprecato risorse naturali (il consumo eccessivo di suolo naturale e agricolo) ed economiche e che da tempo ormai hanno superato i limiti del lecito. Con Sant’Agostino alleviamo la speranza che “ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio... Lo sdegno per la realtà delle cose, il coraggio per cambiarle".