Di fronte ai troppi conflitti mondiali, molti dei quali sconosciuti ai più, sempre più spesso viene da chiedersi se l’Organizzazione delle Nazioni Unite, istituita nel 1945, riesce a raggiungere gli intenti dei suoi fondatori e cioè di mantenere la pace, la stabilità economica e la politica mondiale. Non si esclude che sia il diritto di veto a mettere in discussione il suo compito di favorire la soluzione pacifica delle controversie internazionali, mantenere la pace e promuovere il rispetto per i diritti umani, attraverso la fornitura di aiuti umanitari, il rispetto del diritto internazionale e la promozione dello sviluppo sostenibile?

Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale. 

E così, dopo diversi piazzamenti in finale, è arrivato il primo premio, per la partecipazione ad un concorso di narrativa, categoria racconti brevi. Il premio mi è stato tributato, con la seguente motivazione: “E' un racconto che si snoda egregiamente, seguendo un tracciato narrativo di fine 800, perché ha usato lessico d’impianto verista al quanto dettagliato e preciso. L’intera trama ruota attorno a un gelso che è partecipe di una avvincente storia d’amore. Adesso tocca al lettore apprezzare l’amabile scrittura che, seppur ricca di locuzioni, scorre in modo alquanto fluido e coinvolgente”.

Nelle pasticcerie reggine, nei giorni che precedono la ricorrenza di Ognissanti e quella della commemorazione dei cari defunti, fa bella mostra di sé nelle vetrine la “frutta Martorana”. Quella vista, ogni anno, mi fa rinvenire, tra le pieghe della memoria, la volontà di mia nonna di farci mantenere alte le tradizioni locali come quelle legate ricorrenza dei morti. Affinché i defunti potessero riassaporare i cibi di un tempo,

Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale.

Lei che si è laureato all’Università di Cambridge, sostiene che il desiderio di conoscenza, come la sete di ricchezze, aumenta sempre con l'acquisizione della stessa. Cosa si dovrebbe sapere prima di andare all'estero?

Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale.

Lei, considerato tra i più alti rappresentanti del pensiero moderno, a proposito della libertà, ha detto che non c'è libertà a questo mondo; solamente gabbie dorate. Ci può dire altro sulla libertà?

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