Benvenuto!
Avrei voluto incontrarti, ma poi ho preferito scrivere.
Sul sito dove siete arrivati, ho raccolto alcuni dei miei scritti facilmente consultabili nelle varie sezioni del sito-web.
Divulgo quanto i miei sensi e miei pensieri hanno percepito in oltre mezzo secolo di vita vissuta prevalentemente a Reggio Calabria, ma anche a Firenze, Caserta e Bruxelles. I tanti viaggi mi hanno consentito di poter accrescere le conoscenze e di saldare gli affetti familiari.
Ho pubblicato quattro libri e collaborato alla stesura di altri.
Buona navigazione!
Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale.
Lei, uno dei protagonisti della secessione viennese, cosa disse al discorso inaugurale della mostra dell'arte contemporanea austriaca del 1908?
Nessun settore della vita è tanto esiguo e insignificante da non offrire spazio alle aspirazioni artistiche.
Ricordo di essere arrivato, la prima volta, alla scuola media statale “Pietro Larizza” di Reggio Calabria, appena inaugurata, attraverso una strada sterrata e limitata lateralmente da grandi coltivazioni di broccoli e cavoli. Si sentiva, anche, un forte odore di letame non maturo. Oggi, quella scuola fa parte di un istituto comprensivo intitolato a 2 degne persone come Corrado Alvaro e il giudice Scopelliti, mentre il nome del dottore Larizza è scomparso dalla intitolazione. Un caso analogo si è verificato
Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale.
Secondo una tradizione lei si è allontanato da Reggio Calabria, dove è nato da una famiglia aristocratica, per non divenire tiranno ed ha vagato in diversi luoghi. Ha detto che non esiste alcun rimedio per una vita che è sfuggita via. Si spieghi meglio, per favore.
Non è possibile più ai defunti trovare un rimedio di vita.
Sono trascorsi 5 anni da quando, il 16 marzo 2018, a oltre 51 anni dalla scomparsa il Comune di Reggio Calabria ha intitolato a Riccardo Virdia una rotonda sul Viale della Libertà incr. Via Ibico. Nel CAI il passato vive anche attraverso il gesto nobile di Riccardo Virdia, ex vicepresidente della sezione Aspromonte,
Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale.
Lei, conosciuta come filosofa, economista, politica e rivoluzionaria polacca naturalizzata tedesca, ha detto che ovunque dove ci sono le nuvole, uccelli e lacrime umane, vi è la mia patria. Cos’è la sua patria?
La mia patria è l'Internazionale, la solidarietà internazionale di tutti gli sfruttati e gli oppressi della terra.
È stato pronunciato, così pare, che "l’unica cosa che va detta ed affermata è: “i migranti non devono partire", stigmatizzando i genitori che scappano da bombe, guerra e fame in cerca di una vita migliore per loro e i propri figli. Vi meravigliereste se, per giustificare la strage delle oltre 200 specie di uccelli migratori, qualche illuminato e inumano uomo di governo dicesse: “anche loro non devono partire”,
Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale.
Prima di essere assassinato il 21 febbraio 1965, presso la Ballroom Audubon di Manhattan, dove avrebbe dovuto tenere un discorso, lei ha detto che il potere non indietreggia mai - eccetto che in presenza di un potere maggiore. Cosa pensa del potere mediatico?
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