La recente decisione del governo nipponico di disperdere nell'Oceano Pacifico acqua contaminata e radioattiva, contenente anche il trizio, il carbonio-14 e gli isotopi del rutenio, del cobalto, dello stronzio e del plutonio, proveniente dalla centrale nucleare di Fukushima, ci ha portato a pensare che alcune azioni, a livello internazionale, finalizzate alla difesa del pianeta Terra, siano in contrasto con l’Obiettivo 14” Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine” dell’ Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sottoscritte, nel settembre 2015, dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale. Lei, che è stata una neurologa, accademica e senatrice a vita italiana, insignita del Premio Nobel per la medicina nel 1986, sostiene che il male assoluto del nostro tempo è di non credere nei valori. Non ha importanza che siano religiosi oppure laici. Quale messaggio invia ai giovani?
La recente piacevole visione dei luoghi ripresi e l’ottima capacità di narrarli, nell’interessante documentario televisivo “Aspromonte terra di poeti e di utopie”, è stata accompagnata da una lacunosa conoscenza di fatti divulgati. Prima che la disastrosa alluvione dell’ottobre 1951 forzasse gli abitanti del comune di Africo ad abbandonare le proprie abitazioni e a trasferirsi altrove, il paese non aveva l’acqua nelle abitazioni e neppure la corrente elettrica, sorte comune ad altri centri interni.
Quanto è avvenuto recentemente in Turchia, ci deve fare capire che è difficile la strada per raggiungere un mondo, nel quale il progresso e la scienza diano a tutti il benessere, eliminando ogni sistema che impone di segregare, umiliare, torturare e creare gente disperata.
Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale. Lei ha avuto modo di conoscere da vicino la dura vita quotidiana dei contadini meridionali a seguito della sua esperienza di confinato del fascismo in Basilicata. Che immagine ha dei contadini?
Le faccio questa breve intervista, destinata al mio blog, per capire la difficoltà del momento, comprendere le sue basi storiche, per incoraggiare alla conoscenza, alla ricerca, all’approfondimento e, quindi, perché si realizzino i valori di una concezione democratica dell’educazione e dell’organizzazione sociale.
Il 12 aprile 1961 lei dava avvio all’era delle missioni spaziali, decollando con la prima navicella spaziale con equipaggio umano dalla base spaziale di Bajkonur in Kazakistan, per compiere un'orbita completa intorno alla Terra per poi atterrare felicemente. Si ricorda cosa disse nella navicella, girando attorno alla nostra casa Terra?
Vedo la terra! E’ così bella! Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini. Ho visto quanto è bello il nostro pianeta. Il mondo dovrebbe permetterci di preservare ed aumentare questa bellezza, non di distruggerla!
In seguito sarebbe stato ribattezzato il "Cristoforo Colombo dei cieli", cosa successe quando fu "avvistato" al rientro sulla Terra da un gruppo di contadini?
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