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Avrei voluto incontrarti, ma poi ho preferito scrivere.
Sul sito dove siete arrivati, ho raccolto alcuni dei miei scritti facilmente consultabili nelle varie sezioni del sito-web.
Divulgo quanto i miei sensi e miei pensieri hanno percepito in oltre mezzo secolo di vita vissuta prevalentemente a Reggio Calabria, ma anche a Firenze, Caserta e Bruxelles. I tanti viaggi mi hanno consentito di poter accrescere le conoscenze e di saldare gli affetti familiari.
Ho pubblicato quattro libri e collaborato alla stesura di altri.
Buona navigazione!
Bova (Chòra tu Vùa) non è solo un borgo fondato, secondo una leggenda, dalla regina greca Oichista; un’antica sede che ospitava il vescovo,
L’attribuzione del nome alla via pare che sia dovuta all’esistenza di un certo Francesco, proprietario di un mulino, al quale gli abitanti avevano attribuito il diminutivo “Ciccarello”. Un segno, non facilmente identificabile, del mulino, azionato con l’acqua, si trova in prossimità della fiumara Sant’Agata.
Lungo la tappa, Gambarie (comune di Santo Stefano in Aspromonte) - Santuario della Madonna di Polsi, del "Sentiero Italia” del Club Alpino Italiano,
Il livello di civiltà di una città non è ascrivibile solo al primo cittadino e agli organi di governo della città. La scelta di riconfermare il Sindaco di Reggio Calabria per i prossimi 5 anni, non può e non deve, sottrarre alle proprie responsabilità i cittadini residenti e non,
La distribuzione delle popolazioni sul territorio pedemontano del reggino è la risultante di una successione di modificazioni e di componenti che hanno influenzato da sempre il modo di vivere e le caratteristiche degli abitati. Molti insediamenti erano sorti, lungo l’entroterra, sia per garantire maggiore igiene e salubrità di quei luoghi rispetto ad altre aree, dove erano diffuse alcune malattie come la malaria, sia per consentire una più facile tutela e difesa degli abitanti dagli attacchi che venivano dal mare ma anche dai briganti.
Il fortino sud, costruito sulla collina di Pentimele, era una meta preferita degli scout, delle coppiette in cerca di intimità, di osservatori degli uccelli migratori che da lì passano copiosi e, soprattutto, di osservatori del paesaggio di incommensurabile bellezza dello stretto di Messina, con
Il poeta Giovanni Pascoli, avendo soggiornato a Reggio Calabria tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento compose alcuni versi, che sono scolpiti su una stele posta sul Lungomare Falcomatà in prossimità del Liceo Statale “T.Gullì”
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